La famiglia che si è creata tra i volontari e le volontarie nella ricerca di Federico Lugato, tramite Sfantà, si impegna per raccogliere informazioni e diffonderle, sensibilizzare sulla sicurezza in montagna e portare avanti lo spirito e i valori che ci contraddistinguono.
Sulla sicurezza in montagna e nelle attività all’aperto c’è spesso poca consapevolezza.
Ci sono informazioni importanti e accorgimenti capaci di fare la differenza, che si possono adottare per vivere la natura con più sicurezza e aiutare nelle ricerche di persone scomparse.
Facendo tesoro di quanto abbiamo appreso in prima persona, abbiamo deciso di condividere la nostra esperienza per ridurre il rischio di incidenti.
Inoltre collaboriamo con le famiglie delle persone disperse, dando loro il supporto e gli strumenti che servono nella ricerca.
Lavoriamo sul fronte della prevenzione, organizzando incontri, webinar ed eventi per sensibilizzare e informare sul tema della sicurezza in montagna e diffondere buone pratiche. Stiamo preparando un vademecum e altri strumenti utili per la sicurezza nelle tue attività all’aperto.
Il team di “smanettoni” di Sfantà sta sviluppando un’applicazione che permette a chi fornisce soccorso di individuare le zone in cui concentrare le ricerche, sfruttando la triangolazione del segnale del cellulare della persona dispersa e dati raccolti on-site.
Affianchiamo le famiglie e sfruttiamo diversi canali di comunicazione, dai social alle media relations, per diffondere il messaggio della ricerca. In questo modo aumentano le possibilità di risalire a chi ha visto la persona dispersa, raccogliere fondi per le ricerche, trovare volontari e volontarie che possano aiutare.
Ogni mese spariscono in Italia 1.600 persone: di un terzo non se ne sa più nulla.
Nel solo mese di agosto 2021, in Italia, oltre 200 persone sono morte in montagna. Federico è una di queste.
90 persone disperse in montagna mai ritrovate, solo nel 2020.
Nel 2021 in Veneto 1.048 interventi del Soccorso Alpino (in media 3 al giorno).