In montagna con il cane: come organizzarsi e cosa portare per un’escursione in sicurezza

30 Novembre 2022by Lidia Allevi

In partenza per un trekking in montagna in compagnia del tuo cane? In questo articolo troverai tutto quello che c’è da sapere: come organizzarsi e cosa portare per un’escursione divertente, consapevole e sicura con il tuo amico a quattro zampe. Lo abbiamo scritto insieme a Valeria Mascheroni di Cane Felice (www.canefelice.dog), educatrice cinofila e socia di Sfantà.

Natura incontaminata, aria fresca e profumo di boschi: sono alcune delle bellezze di cui si può godere durante una passeggiata in montagna. E non siamo solo noi persone ad apprezzarle: le avventure outdoor infatti piacciono tanto anche ai cani

Per i nostri amici a quattro zampe le passeggiate in montagna possono essere momenti di divertimento e svago, in cui possono finalmente esplorare e appagare la loro voglia di correre nella natura. Prima di mettersi in cammino, però, bisogna assicurarsi di avere preparato tutto ciò che serve per un trekking ad alta quota. 

È fondamentale avere l’attrezzatura adatta, conoscere le norme e prendere le giuste precauzioni per vivere – e far vivere al nostro cane – una giornata tra i monti in totale sicurezza e tranquillità.

In questo articolo abbiamo raccolto tutte le informazioni da considerare prima di affrontare un’escursione in montagna con il proprio cane e qualche consiglio su come organizzarsi per la camminata. 

Primo step: quali fattori considerare prima di portare il cane in montagna

La prima cosa da chiedersi prima di partire è: il mio cane è pronto per un trekking in montagna? 

Che sia per la razza, per la stazza o per il carattere, alcuni cani sono più adatti di altri ad affrontare una camminata in montagna. È quindi fondamentale conoscere bene il proprio cane e le sue capacità per far sì che affronti con piacere l’attività outdoor. 

Taglia del cane

Dal punto di vista fisico e della stazza, più un cane è allenato e più sarà in grado di sopportare una passeggiata tra i sentieri di montagna. Questo significa che anche cani di taglia più piccola possono essere adatti: basta considerare tipologia di razza, età e livello di allenamento.

Razza del cane

La propensione ad affrontare un trekking dipende anche dalla razza del cane. Ci sono razze più portate per le camminate in montagna, non solo perché hanno caratteristiche fisiche che si adattano meglio all’avventura, alle attività di resistenza e all’aria aperta, ma anche per la loro indole e personalità. Se è vero, però, che un bovaro del bernese o un pastore tedesco può camminare per ore, da vero fondista, anche il meticcio o un cane che per razza non è un gran camminatore con la giusta preparazione può affrontare camminate più o meno lunghe.

Ci sono altre razze, invece, che hanno caratteristiche fisiche che possono condizionare l’attività in montagna. I brachicefali, ad esempio – che sono i cani con muso schiacciato come il boxer e il bulldog –, hanno spesso difficoltà respiratorie e per loro le camminate in montagna potrebbero non essere un toccasana. Ciò non significa che per loro la montagna sia vietata: basterà scegliere un percorso tranquillo che non li affatichi. 

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Età del cane

I cani di una certa età hanno articolazioni più rigide e sono più lenti nei movimenti. In montagna rischierebbero di affaticarsi, riducendo ancora di più le loro abilità fisiche e il loro livello di energia. I cuccioli sotto i 6 mesi, invece, non devono fare camminate lunghe, mentre i cani adolescenti sopra i 6 mesi possono affrontare passeggiate ma con moderazione almeno fino all’anno, per preservare le articolazioni e la morbidezza dei polpastrelli. 

Se decidi di portare il tuo cane in montagna e vuoi avere la certezza al 100% che le sue condizioni di salute siano ottimali per una passeggiata ad alta quota, portalo a fare una visita di controllo nella tua clinica veterinaria qualche giorno prima.

Comportamento e carattere

Anche il carattere gioca un ruolo fondamentale. Ed è necessario essere consapevoli dell’addestramento e del suo comportamento in pubblico. 

“Ma io ho un richiamo efficace!” Forse in città, ma messo in ambiente naturale, soprattutto le prime volte, vedrai che avrà un’euforia e una valanga di odori da scoprire. Ti accorgerai anche che il placido cane che dorme con te sul divano può avere un istinto predatorio fuori dal comune. Se scegli di lasciarlo libero in montagna inizia in territori ampi, ben visibili, circondati da boschi ma non in punti troppo fitti dove è facile perderlo di vista.

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Secondo step: scegliere il sentiero adatto

Conoscere bene il sentiero è una regola sempre valida quando vai in montagna, ma diventa ancora più importante quando insieme a te c’è il tuo amico peloso. Una volta appurato che il cane è idoneo alla camminata, serve trovare un percorso che sia giusto anche per lui. L’escursione dovrà adattarsi alle condizioni di salute dell’animale, alla sua taglia e al suo allenamento. Non tutti i cani possono scarpinare su terreni sdrucciolevoli o sassosi: se il tuo cane fa solitamente vita da città, inizia le esplorazioni montane con terreni sterrati e facili.

Tieni presente, poi, che alcuni percorsi devono essere esclusi a prescindere: sebbene il cane sia di natura un animale atletico, certi sentieri presentano ostacoli che non è in grado di affrontare, come ad esempio le ferrate. 

Ecco cos’altro considerare per scegliere il percorso giusto. 

Altitudine

Il cosiddetto “mal di montagna” è una condizione causata da una bassa pressione atmosferica che determina una riduzione di ossigeno nell’organismo, e anche i cani possono provare fastidio quando si tratta di adattarsi a livelli di altezza differenti. 

In fase di pianificazione dell’itinerario è importante considerare se sono previsti dei punti con impianti di risalita, che potrebbero farci passare da un dislivello all’altro in poco tempo. In queste situazioni, il cane potrebbe risentirne con alterazioni fisiche come nausea, vomito e irritabilità. Fai attenzione a questi segnali e cerca, dove possibile, di fare passaggi intermedi senza salire di quota troppo in fretta. 

Temperature

Oltre a cambi repentini di altitudine, anche sbalzi termici troppo elevati non fanno bene al nostro cane.

E quando si parla di temperature, è bene considerare anche il periodo dell’anno migliore. Le mezze stagioni sono il momento ideale, mentre l’estate e l’inverno – a causa del caldo torrido o del freddo rigido – richiedono maggiori accortezze e precauzioni per far sì che il cane non soffra troppo le temperature. Durante il periodo estivo, per esempio, il consiglio è partire presto alla mattina in modo da sfruttare le ore più fresche per la passeggiata e non rischiare di ritrovarsi a metà percorso sotto il sole cocente. In inverno, invece, se il freddo è eccessivo si può optare per un cappottino che lo copra e lo tenga al caldo. Se poi il sentiero presenta neve, sarà necessario prendersi cura anche delle sue zampe, coprendole con delle scarpette apposite o applicando una crema protettiva sui polpastrelli. 

Terzo step: l’attrezzatura giusta. Ecco cosa portare

Vediamo ora qual è l’attrezzatura che ti servirà per fare un’escursione con il tuo cane in tutta sicurezza. 

Guinzaglio

In molte località è obbligatorio tenere il cane al guinzaglio, soprattutto durante il periodo di riproduzione degli animali selvatici, durante la stagione di caccia e in alta stagione turistica. 

Anche dove non obbligatorio l’uso del guinzaglio è caldamente consigliato, perché è una garanzia di maggior controllo del proprio animale e quindi una sicurezza in più sia per lui che per gli altri. 

Anche se il cane è abituato a scodinzolare in libertà, lasciarlo senza guinzaglio in montagna può essere pericoloso, perché potrebbe allontanarsi eccessivamente tra i boschi, inseguire altri animali e quindi perdersi o incontrare dei pericoli.

La lunghina è il modello di guinzaglio che meglio si adatta alle passeggiate in montagna, con una lunghezza variabile tra i 5 e i 10 metri che lascia libertà al cane di esplorare l’ambiente circostante, avendolo però sempre legato a sé. 

Controlla sempre le ordinanze locali e porta con te anche la museruola, che potrebbe venirti richiesta in rifugio o sugli impianti di risalita. 

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Medaglietta e GPS identificativi

Una medaglietta con il nome del cane e nome e numero di telefono del padrone è utile per identificare il nostro amico a quattro zampe nel caso in cui si perda (a prescindere dall’escursione in montagna). Anche un GPS da attaccare al collare e collegare al proprio smartphone potrebbe essere un aiuto prezioso e ancora più efficace in caso di smarrimento.

Pettorina

Meglio del collare, la pettorina garantisce mobilità al cane senza stringere il collo, permettendo movimenti fluidi ed elastici, ed evitando strattoni al collo soprattutto durante le discese.

Paletta e sacchetti per raccogliere i bisogni

Anche se sei in mezzo alla natura, è comunque una buona pratica raccogliere le deiezioni dei propri cani. Può sembrare estremo, ma si tratta di un gesto responsabile nei confronti degli animali selvatici, che altrimenti  potrebbero entrare in contatto con batteri a cui non sono abituati. Se hai dimenticato i sacchetti, la soluzione migliore è fare una piccola buca a bordo strada e sotterrare i bisogni per evitare che altri escursionisti, animali selvatici e mucche facciano incontri poco piacevoli.

Kit di emergenza

Per far fronte a eventuali emergenze, è utile avere sempre con sé un kit di pronto soccorso per cani. Ecco cosa deve includere: acqua ossigenata o soluzione salina per pulire le ferite, laccio emostatico, ghiaccio spray, garze sterili e nastro adesivo per fissarle, cotone idrofilo, guanti in lattice, pinzetta e forbici. Porta con te anche una fascia o una sciarpa leggera che possa fungere da imbragatura nel caso dovessi portare il tuo cane in spalla fino a valle.

Documenti e libretto sanitario

Avere nello zaino il libretto sanitario del cane e i suoi documenti identificativi permette di reperire informazioni essenziali in caso di incidente. Inoltre, se è un’escursione che dura più giorni ed è previsto qualche spostamento con dei mezzi o il pernottamento in qualche struttura, i documenti potrebbero essere richiesti.

Attenzione ai pericoli della montagna per i cani

La montagna non è solo relax e ampi spazi in cui il cane può correre libero. Ci sono alcuni pericoli a cui bisogna stare molto attenti. Qui te ne elenchiamo alcuni. 

  • Innanzitutto, attenzione a massi sporgenti, crepacci e strapiombi. I cani hanno una propriocezione e una valutazione delle altezze diverse dalle nostre, se il tuo non è abituato agli ambienti naturali, questi sono punti pericolosi da cui il cane potrebbe cadere o scivolare. 
  • Un altro pericolo è rappresentato dagli insetti. Moscerini, zanzare, pulci e zecche sono solo alcuni tra insetti e parassiti che il cane può incontrare in montagna. Il rischio è quello di contrarre alcune malattie come la Leishmaniosi o la filaria. Come difenderlo? Con antiparassitari e vaccini.
  • La vaccinazione risulta utile anche nel caso di leptospirosi, una malattia causata dai microrganismi eliminati con le urine da ratti e topi. Poiché sopravvivono nelle acque di fossi e canali, un cane non vaccinato potrebbe contrarla facendo tuffi in laghi o torrenti.
  • Potrebbe anche succedere che, curiosando e annusando qua e là, il cane venga morso da una vipera. Il morso di vipera può essere letale per il cane, perciò è importante intervenire con prontezza: una volta individuata la zona in cui è stato morso, bisogna cercare di non farlo muovere troppo e rivolgersi subito alla clinica veterinaria più vicina.. 
  • Infine, anche funghi e piante potrebbero essere pericolosi o velenosi per il tuo cane. Tienilo lontano da loro per evitare che li mangi, perché potrebbero causargli nausea, vomito e diarrea.
  • Tra le piante, bisogna fare particolare attenzione ai forasacchi. Si tratta delle spighe di alcune graminacee, che hanno una sorta di peluria sulla loro superficie che si aggrappa al pelo e alla cute. Sono pericolosi perché possono infilarsi all’interno di zone delicate della pelle e se non individuate per tempo provocano ferite e infezioni. Per difendere il tuo cane da queste piante insidiose, non farlo correre nell’erba troppo alta e spazzolalo sempre a fine gita.

E ora non ti resta che partire per la tua escursione in montagna con il tuo amico cane 

Noi abbiamo pensato a fornirti alcune informazioni importanti su cosa portare, come prepararti e come proteggere il tuo cane da eventuali pericoli lungo il percorso. Ora tocca a te decidere la meta!

Un ultimo regalo per te: il nostro Vademecum per tornare a casa per cena. Portalo sempre con te e con il tuo cane. Buon trekking!

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